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Di nuovo paracadutisti. 183° Rgt. Par. "NEMBO"
Nel 1991 lo strumento militare del Paese subì un'ulteriore ristrutturazione che portò allo scioglimento di numerosi reparti dell'Esercito, dovuto alla fine della Guerra Fredda e alla progressiva diminuzione del gettito di militari di leva. In questo quadro fu deciso lo scioglimento del 183° btg. f. mec. "NEMBO" sotto la data del 30 aprile 1991. Nel contempo, fu disposta la costituzione di un nuovo battaglione paracadutisti alle dipendenze della Brigata paracadutisti "FOLGORE". Con unanime consenso venne deciso di assegnare al costituendo reparto il numero ordinativo, il nome e la Bandiera del 183° "NEMBO", impedendo così che fossero obliate le glorie e le tradizioni di un così prestigioso reparto.
Con cerimonia solenne, il 31 maggio 1991 si costituì a nella Caserma "Marini" di Pistoia, il 183° battaglione paracadutisti "NEMBO". Il passaggio della gloriosa Bandiera di Guerra dai fanti ai paracadutisti sancì il ritorno del "NEMBO" alla specialità d'origine. Per la terza volta Pistoia vide tornare in città i paracadutisti del "NEMBO".
Il 22 maggio 1993 il 183° Reggimento paracadutisti "Nembo"
viene impiegato in operazione "Restore Ope" in territorio somalo dove rimane
fino al 08 agosto 1993. In tale periodo operativo riceve la
Medaglia d'Argento al Valor Militare e
ben tre dei suoi uomini vengono decorati individualmente: Il 23 settembre 1999 viene impiegato nell'operazione "Joint
Guardian" in Kosovo e vi rimane sino al 08 agosto 2000, in questa operazione si
guadagnano la decorazione altri tre uomini del
"NEMBO": Il 19 febbraio 2003 viene impiegato nell'operazione "Joint Guardian" ancora in Kosovo e vi rimane sino al 19 giugno 2003.
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