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Paracadutisti Regia Aeronautica
Fin dalle fasi pionieristiche del paracadutismo, la Regia Aeronautica aveva
rivestito un ruolo fondamentale nell'affermazione di questa nuova specialità
militare.
Non si può dimenticare infatti che il paracadute era nato in ambito aeronautico
come mezzo di salvataggio aereo e proprio tra coloro che l'avevano a lungo
sperimentato e perfezionato si trovavano i più tenaci sostenitori di una sua
applicazione di massa in campo militare (il Maresciallo Balbo, il Generale
Valle, Prospero Freri, Baudoin, artefice della Scuola di Tarquinia, provenivano
tutti dall'Arma azzurra).
Fu perciò quasi naturale che anche la Regia Aeronautica decidesse la
costituzione di appositi reparti addestrati alle nuove tecniche dell'aviolancio,
quando l'evolversi della guerra determinò la necessità di assolvere a
particolari compiti di carattere aeronautico.
Primo tra questi compiti era l'occupazione degli aeroporti di Malta, nell'ambito
del più vasto piano di conquista dell'isola, da effettuarsi entro la metà del
1942.
La "Esigenza C-3" prevedeva, come già visto in precedenza, il lancio su Malta di
due divisioni paracadutiste, la "Folgore" e la 7a Flieger Division tedesca, con
successivi aviosbarchi e sbarchi dal mare della forza d'invasione. .
Per consentire alla Divisione ,di Fanteria Aviotrasportabile "La Spezia" di
poter prendere terra negli aeroporti dell'isola, era necessario che questi
venissero occupati e resi operativi nel più breve tempo possibile.
Lo Stato Maggiore della Regia Aeronautica (Superaereo) decise quindi, tra il
maggio e il giugno 1942, la formazione di due distinti reparti speciali,
destinati ad assolvere, in maniera complementare, i sopraccitati compiti.

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