| |
I Carabinieri
Paracadutisti
Due mesi più tardi, nel luglio 1941, venne
inviato sul fronte dell'Africa Settentrionale il l ° Battaglione Carabinieri
Paracadutisti e messo a disposizione del Corpo d'Armata Motocorazzato. Verso la
metà di dicembre gli Inglesi diedero l'avvio ad una grande offensiva,
l'operazione "Crusader", che li portò a scontrarsi più volte con le forze
corazzate italo-tedesche.
Nonostante che gran parte di questi combattimenti si fosse risolta a pieno
favore delle forze dell'Asse, il Feldmaresciallo Rommel decise un ripiegamento
per evitare un eccessivo dispendio di mezzi ed il Battaglione Carabinieri
Paracadutisti venne incaricato di proteggere sul fianco la ritirata della
Divisione Ariete, che pochi giorni prima si era battuta con successo contro le
forze corazzate britanniche.
Nel periodo dal 18 al 20 dicembre il battaglione, posto a presidio del bivio di
Eluet el Asel, nel Gebel Cirenaico, si scontrò ripetutamente con il nemico. Dopo
una strenua resistenza ai violenti attacchi inglesi il reparto, ricevuto
l'ordine di ripiegamento, riuscì a liberarsi dall'accerchiamento con un
coraggioso attacco presso il bivio di Lamluda, lungo la via Balbia. L'azione,
che costò 35 caduti e 251 dispersi, permise al grosso del battaglione di
raggiungere le linee italiane.
Per il valore e lo spirito di sacrificio dimostrato dai Carabinieri
Paracadutisti in questi frangenti, la Bandiera dell'Arma venne decorata con la
Medaglia d'Argento al Valor Militare.
|