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     | Posteriormente alla torretta è 
    montato il contenitore destinato ad ospitare il proiettore a luce bianca/IR 
    quando non è in uso. I due contenitori cilindrici laterali ospitano il 
    necessario per la scovolatura del cannone. Seguendo una tradizione risalente 
    ai carri tedeschi della seconda guerra mondiale, gli elementi dell'asta 
    scomponibile dello scovolo sono installati all'esterno, sul lato sinistro 
    del carro. | 
  
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     | Particolare del cesto posteriore 
    della torretta. Si noti la forma dei dispositivi d'aggancio alla torretta 
    sia del cesto che del contenitore del proiettore. In basso è visibile uno 
    dei maniglioni di sollevamento. | 
  
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     | Lo scudo del cannone è ricavato per 
    fusione. Il foro sul lato del pilota è destinato al telescopio di puntamento 
    del cannoniere TZF1A, mentre quello sul lato opposto è utilizzato per la 
    mitragliatrice coassiale MG 42/59. Al di sopra gli attacchi ad uncino del 
    proiettore ed al centro il gancio per il sollevamento dello scudo. Si noti 
    il metodo di fissaggio allo scudo del manicotto antidistorsione del cannone. | 
  
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     | Tre foto dei portelli del capocarro e del 
    porgitore. il primo è dotato di otto iposcopi che garantiscono una visione a 
    360°, il secondo di due. davanti al portello del capocarro è posizionato il 
    cannocchiale panoramico pancromatico TRP modello 1A o 2A. I due modelli, 
    esternamente praticamente identici, differiscono tra loro per il campo di 
    misurazione (800/2.500 m. per il TRP-1A e 600/3.000 m. per il TRP-2A) e per 
    il diverso ingrandimento (da 6x a 20x per il TRP-1A e da 4x a 20x per il 
    TRP-2A). Il cannocchiale è sostituibile con un altro in grado di operare 
    nella banda dell'infrarosso. | 
  
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     | Il Leopard è dotato di otto lanciafumogeni 
    riuniti in due gruppi di quattro. Ciascun mortaio è dotato di un cappuccio 
    di protezione in gomma vincolato con una catena alla base del mortaio 
    stesso. Gli "strani" individui visibili intorno al carro sono dei soci dell'IMVCC, 
    infatti queste foto sono state scattate in occasione di una visita all' 
    "ARIETE" durante un raduno di veicoli militari storici svoltosi a Pordenone 
    nel 1995. | 
  
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     | Il cannoniere, oltre al 
    telescopio di puntamento TZF-1A, ha a sua disposizione il telemetro 
    trasversale TEM modello 1A o 2A. Essi differiscono tra loro esclusivamente 
    per i supporti che, nel 2A, sono di tipo antiurto. Nella foto in bianco e 
    nero si nota che la protezione delle estremità del telemetro è circolare 
    anziché ovale come nella altre foto. Ciò perchè i primi esemplari ricevuti 
    direttamente dalla ditta costruttrice tedesca Krauss Maffei montavano le 
    stesse protezioni dei carri tedeschi, in seguito gli esemplari costruiti su 
    licenza dalla OTO Melara di La Spezia adottarono l'altro tipo di protezione. 
    I portelli di protezione dell'ottica vengono aperti dal cannoniere 
    direttamente dall'interno tramite un comando a leva. | 
  
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     | Il proiettore montato sulla sua sede 
    ed un'altra foto del suo contenitore posteriore. I due portelli del 
    proiettore vengono aperti e richiusi direttamente dall'inetrno della 
    torretta. | 
  
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     | L'armamento del Leopard prevede 
    anche una mitragliatrice MG 42/59 montata all'esterno su di un apposito 
    supporto. | 
  
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     | Due foto fatte al Museo Militare di 
    Dresda raffiguranti un Leopard dotato delle corazzature aggiuntive ideate 
    dalla Blohm und Vöss . Queste corazze sono installate anche sui Leopard 1A5 
    dell'Esercito Italiano assegnati alla Brigata "Garibaldi". | 
  
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     | Tre ingrandimenti di alcuni distintivi dipinti 
    sui Leopard dell'"Ariete" | 
  
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     | Il Leopard è dotato di un motore 
    turbocompresso a 10 cilindri a V di 90° modello MB-838 Ca500 costruito dalla 
    ditta  MTU (Motoren und Turbinen Union). Questo motore sviluppa una potenza 
    massima di 830 Cv a 2.200 giri/min. ed una coppia massima di 286 Kgm a 1.540 
    giri/min. Pur trattandosi di un vero e proprio motore policombustibile, 
    l'alimentazione è solitamente a gasolio. Altre foto saranno pubblicate nelle 
    pagine dedicate alla versione recupero Bergeleopard. | 
  
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     | Da qualche anno i carristi italiani 
    hanno abbandonato il vecchio casco copiato dal modello utilizzato dall'US 
    Army durante la seconda guerra mondiale, in favore di uno più moderno dotato 
    di un guscio in kevlar e di auricolari incorporati. |