Associazione Nazionale |
Lo Squadrone da Ricognizione "F"
Dopo le vicissitudini armistiziali, i primi paracadutisti della "NEMBO" a tornare in azione per servire la Patria furono quelli della 9a Compagnia del III/185°, comandata dal Cap. Carlo Francesco Gay, che, ai primi di ottobre 1943, presero contatto nella zona di Lucera con la 1a Divisione Canadese mettendosi a disposizione per continuare a combattere ed effettuare missioni informative oltre le linee tedesche. Conquistata la fiducia degli Alleati con una serie di brillanti operazioni e rischiose azioni di pattuglia oltre il fiume Biferno, nelle zone di Agnone ed Isernia e nell'alto Sangro, il gruppo di paracadutisti passò alle dipendenze del XIII Corpo britannico, ricevette un rinforzo di un centinaio di uomini provenienti dal 185 rgt. e in dicembre assunse la denominazione di "1° Reparto Speciale Autonomo" che successivamente, nel marzo 1944, mutò in quella di "Squadrone da Ricognizione F" dalla lettera iniziale di "FOLGORE".
Fra febbraio e marzo 1944 il reparto continuò ad operare fra il Sangro e la Maiella nelle zone di Gamberale, Pizzoferrato, Montenerodomo, Torricella, Guardiagrele, Pennapiedimonte Vallebona, Ceppetti e Casoli (Chieti); dalla metà di Marzo ai primi di maggio svolse un ciclo addestrativo nella zona di Sesto Campano, in previsione dell'impiego operativo sulla linea Gustav. Nel quadro dell'offensiva alleata, fra il 27 maggio ed il 3 giugno lo Squadrone "F" entrò in azione nel settore di Cassino ed occupò Roccasecca, Palombaro, Santo Padre, Arpino ed Isola Liri, il 4 giugno raggiunse Anagni ed infine il 17 Bagnaia (Viterbo) per un breve periodo di sosta. Già il giorno 21 giugno rientrò in linea nella zona del Trasimeno. Il 23 luglio lo Squadrone, nella zona di Castiglion Fiorentino, attaccò le posizioni tedesche di Monte Corneta puntando quindi su S. Cassiano ed infliggendo perdite al nemico a Palazzo del Pero, sulla strada verso Arezzo. Nell'avanzata verso Firenze i paracadutisti dello Squadrone "F" svolsero azioni di pattuglia nella zona di Figline ed a Compiobbi, Rovezzano, Lastra a Sigma, S. Donnino e Badia a Settimo; alla fine di agosto, dopo la liberazione di Firenze, lo Squadrone fu trasferito nel Casentino, nella zona del Passo della Consuma. Per questo ciclo operativo si meritò l'elogio da parte del Comando del XIII Corpo britannico che il 27 agosto 1944, a Viesca, passò in rivista lo Squadrone. Il 2 settembre, su Monte Pomponi, avvenne un violento scontro con i tedeschi che catturarono il Ten. Eldo Capanna e il Serg. Otello Boccherini, il cui sacrificio venne onorato con la concessione della Medaglia d'Oro al Valor Militare. Lo Squadrone continuò ad operare fino ai primi di ottobre prima nella zona del Falterona, dove occupò Monte Cucco, quindi agì nell'area di Premilcuore e Monte S. Marco. Dopo intensi mesi di attività e combattimenti lo Squadrone fu ritirato dalla prima linea ed acquartierato a Fiesole per un periodo di riposo e di riorganizzazione. Ai primi di gennaio 1945 allo Squadrone fu affidata la difesa di un importante posizione di saldatura fra la 5a ed 8a Armata Alleata nella zona di Casola Valsenio, rilevando in linea i reparti della 10a Divisione Indiana ed effettuando attività di pattuglia su Monte Letroso, Tossignano e Vena del Gesso. A metà marzo, dopo un breve turno di riposo a Fiesole, lo Squadrone rientrò in linea a sud - est di Bologna nella zona di Monte Grande, effettuando il giorno 26 un'ardita azione a Castel Bolognese.
Alla fine del mese lo Squadrone "F" passò alle dirette dipendenze del XV Gruppo di Armate alleate mentre una centuria di paracadutisti dello Squadrone iniziò l'addestramento per una operazione di aviolancio oltre le linee tedesche. |
Inviare a informazioni@nembo.info
un messaggio di posta elettronica contenente domande o commenti su questo sito
Web.
|