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 "Ringrazio e saluto le Autorità civili e militari, il Cappellano della B. 
Cav. "Pozzuolo del Frillli" Don Sigismondo SCHIAVONE, le Associazioni 
Combattentistiche e d'Arma e tutti i presenti che hanno accolto il nostro invito 
per ricordare oggi, di fronte al Monumento ai Caduti del Nembo, il 59° 
anniversario dei combattimenti di Case Grizzano del 19 aprile 1945.
 Il nostro speaker Francesco COSTAGLI ha sinteticamente ricordato quei fatti 
prima dell'inizio della cerimonia.
 Non intendo pertanto parlare del loro svolgimento, ma piuttosto riflettere su 
come il destino, che sembra giocare volentieri con la nostra vita, avesse 
stabilito che sul campo di battaglia si incontrassero uomini della stessa 
specialità, i paracadutisti del NEMBO ed i paracadutisti tedeschi della l° 
Divisione, i diavoli verdi di Montecassino e, soprattutto, i due Comandanti 
contrapposti, a suo tempo schierati dalla stessa parte sul fronte di El Alamein, 
il Ten. Col. IZZO ed il Magg. HUBNER.
 Quanta strada avevano percorso prima di arrivare a Case Grizzano gli uomini 
della Nembo prima, del Nembo poi, risalendo lentamente la penisola ed in quali 
Condizioni! Osservavo ieri pomeriggio le fotografie scattate all'epoca: 
ritraggono soldati precariamente armati ed equipaggiati, con mezzi ed armi delle 
più diverse, eppure ad un attento osservatore non sfuggono alcune costanti che 
ricorrono in tutte le fotografie: la determinazione degli sguardi, la fierezza 
degli occhi, una disinvolta spavalderia negli atteggiamenti, il sorriso 
scanzonato sui volti!
 Ed allora oggi, rendendo a loro il dovuto onore, diciamo grazie, grazie per ciò 
che sono stati ed hanno rappresentato, grazie per il retaggio che ci hanno 
lasciato e di cui dobbiamo essere fieri, grazie per aver creduto che fosse 
possibile vivere, combattere e morire ancora per un ideale, in un momento così 
terribile della nostra storia nazionale!"
 
 Dopo la lettura dell'O.d.G. del 25 settembre 1944 del Comandante della D. Nembo 
Gen. MORIGI, in occasione dello scioglimento della divisione e della 
costituzione del rgt. Nembo, il Presidente ha così proseguito:
 
 "Prima di concludere, vorrei ricordare due amici carissimi che sono 
recentemente scomparsi, entrambi sempre attivi e presenti nella vita della 
nostra Associazione. Mi riferisco ad Antonino SCAFIDI ed a Leonardo SORGI.
 Antonino SCAFIDI era il decano dell'Associazione, il collegamento ideale con il 
passato storico, aveva fra l'altro combattuto proprio a Filottrano e l'avevamo 
avuto con noi alcuni mesi prima della sua morte, in occasione della cerimonia 
che alla fine di marzo dello scorso anno ci aveva visti presenti in quella bella 
località delle Marche, molto vicina al paese in cui sono nato. Era veramente un 
uomo dalla tempra eccezionale ed un carissimo amico.
 Leonardo SORGI era invece l'uomo del presente, sul quale si poteva sempre fare 
affidamento in qualsiasi momento. Mi è stato vicino, sollecito e fedele in tutte 
le attività del Consiglio Direttivo, la sua morte ha lasciato in tutti coloro 
che lo conoscevano, in me in particolare, un dolore ed un vuoto difficilmente 
colmabili.
 Ad essi ed a tutti coloro che ci hanno lasciato vadano quindi il nostro saluto 
affettuoso ed il nostro ricordo per sempre."
 
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