Quanto più aspra in guerra
infuria la battaglia
quanto più forte crepita
sul fronte la mitraglia;
se segna il passo il fante,
se sostano i carristi,
ci mandano a chiamare: chi?
Noi, paracadutisti!
Siam cento, cento e cento,
tutti forti, arditi e sani,
un po' pazzi, un po' poeti,
ma il fior fior degli Italiani.
Veniamo da lontano
per vie arcane e belle
volando nella notte,
ci guidano le stelle.
Nell'alba colorata
di luci lievi e tristi,
scendiamo giù dal cielo: chi?
Noi, paracadutisti!
C'è a chi piace far l'amore,
a chi piace far denaro,
a noi piace far la guerra
con la morte a paro a paro. |
Giungiamo da lontano
qual folgore dall'alto
spazzando ogni difesa,
nell'ebrezza dell'assalto;
apriam la strada al fante,
il valico ai carristi,
diam ali alla vittoria: chi?
Noi, paracadutisti!
Siam cento, cento e cento,
tutti forti, arditi e sani,
un po' pazzi, un po' poeti,
ma il fior fior degli Italiani.
A chi cade combattendo
Dio concede in sorte bella
di volare lieve lieve
tra una nuvola ed una stella.
In quell'angolo di cielo
riservato a tutti noi,
dove vivono in eterno
Santi, Martiri ed Eroi. |