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Sacrario
Militare di Redipuglia 2005
Pasqua: la via crucis con i militari
Sacrario di Redipuglia
Redipuglia,
dallo sloveno "sredij polije" ovvero terra di mezzo, è il più grande Sacrario
militare italiano e venne realizzato su progetto dell'architetto Giovanni Greppi
e dello scultore Giannino Castiglioni.
Inaugurato nel 1938, custodisce le salme di 100.187 caduti della Grande Guerra.
L'opera, realizzata sulle pendici del Monte Sei Busi, cima aspramente contesa
nella prima fase della Grande Guerra, si presenta come uno schieramento militare
con alla base la tomba del Duca d'Aosta, Comandante della III Armata, cui fanno
ala quelle dei suoi generali.
Seguono disposte su ventidue gradoni le salme dei 39.857 caduti identificati.
Nell'ultimo gradone, in due grandi tombe comuni ai lati della cappella votiva,
riposano le salme di 60.330 Caduti Ignoti.
Alla sommità del monumento dominano tre grandi croci di bronzo, simbolo del
sacrificio divino e, nello stesso tempo, speranza di ascesa a Dio: come anche
nel significato spirituale che ha ispirato l’architettura del monumento che si
eleva, stagliandosi nettamente nel circostante panorama, verso il cielo.
Dietro queste tre croci si trova l’Osservatorio dal quale si domina per ampio
raggio la zona circostante e si possono individuare, mediante l’ausilio di un
apposito plastico in bronzo, le località e le quote a cui si sono svolti i
combattimenti più sanguinosi dove sono morti i nostri soldati qui tumulati.
Nella cappella e nelle due sale adiacenti sono custoditi oggetti personali dei
soldati italiani e austro-ungarici: un'infinita teoria di ufficiali e soldati di
ogni dialetto e provenienza, caduti insieme nel corso delle dodici battaglie del
fiume Isonzo.
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